martedì 20 maggio 2008

Mi giro e il vuoto

Gli italiani sono vigliacchi, codardi, ce l'hanno nel culo tutto spinto in fondo e se lo tengono avidamente, guai a darne un po' agli altri. Non è egoismo, è omertà individuale. Basta un figlio di puttana d'accordo con un'altro figlio di puttana. Io il secondo lo chiamo stato italiano. E il primo scegliete voi. Non si piange miseria, tutti mangiamo, ma il fisico cede e le testa impazzisce, i sessanta non prendono abbastanza pensione, i cinquanta non sanno se la prenderanno, i quaranta non sanno come pagare le rate del mutuo, i trenta non sanno come andare via di casa, i venti non capiscono a cosa serva farsi il culo per poi mangiare merda tutta la vita. Magari ce ne sbattiamo il cazzo dell'immigrazione e pensiamo ai problemi seri, al fatto che per ogni ricco ci sono orde di poveracci e che per ogni arricchitto qualcuno agonizzando s'impoverisce. Puoi rinunciare al ristorantino? Si. Puoi rinunciare alla macchina bella bella? Si. Puoi rinunciare alla casa come la immaginavi? Si. Puoi rinunciare a crearti una famiglia? Puoi rinunciare ad un bambino?
I tempi sono amari, e a Roma se la prendono con i rom.
Mi giro e il vuoto.

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