sabato 28 aprile 2007

BiSoGnA pReNdErSi Un BuOn VeNtI mInUtI pEr UnA sIgArEtTa

Ogni cosa a suo tempo. Ogni cosa ha il suo tempo.
Bisogna prendersi un buon venti minuti per una sigaretta.

Futsuka è pensierosa. Si rifugia nel suo studio, mille pensieri si rifrangono per la testa. Il sole è ormai tramontato, la penombra sta lentamente invadendo la stanza, rendendo cupa l’atmosfera.
Tira fuori dal cassetto un pacchetto contenente tabacco, Golden Virginia verde, quello che piace a lei.
Non fuma per vizio o per il nervoso, fuma per il piacere. Non le piace pensare alle sigarette come ad una necessità, un bisogno costante, No. Prese in corretta misura, vanno assaporate, non dilaniate frettolosamente e nevroticamente.
Estrae dal cassetto anche un pacchetto di cartine Smoking, a suo giudizio le migliori. Ne prende una e ripone il resto dove l’aveva trovato.
Non concepisce le sigarette dei pacchetti, qualunque marca esse siano. Non cade mai in motivazioni pacchiane del tipo “Fanno più male!”, “Ti fumi catrame!”, No. Se alla sigaretta togli quel rituale suo di preparazione, la maggior parte del piacere svanisce.
Preleva dal pacchetto un poco di tabacco, non molto, ne vuole una leggerina. Lo pone sulla cartina, nel senso corretto, adagiandolo con cura ed attenzione.
Ciò che più le reca fastidio sono le persone del tipo “Smetto quando voglio!”. “Poche palle, dai!” - pensa lei. Il discorso è sbagliato in partenza. Se qualcuno dice - “In questo momento potrei smettere perché non è ancora diventato un vizio...” - è un conto, ma da li a tre settimane (ad esempio) non si mai la dipendenza se arriva o no.
Gira piano cartina e tabacco insieme, formando un sottile cilindro allungato, aiutandosi con entrambi i pollici e gli indici. Fa passare un lembo di carta sotto l’altro, inumidisce la colla con la saliva e chiude la sua sigaretta. Senza filtro, come piace a lei.
Cerca l’accendino. Non lo trova.
Strappa la cartina nel punto in cui c’è la colla, delicatamente. La butta nel cestino, ripone il tabacco nel suo pacchetto.
“Pazienza...” – pensa.

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